E’ morto nella notte fra sabato e domenica il famoso e stimato antropologo ed etnologo Claude Lévi-Strauss. Era nato a Bruxelles il 28 novembre del 1908 quindi fra pochi giorni avrebbe compiuto 101 anni. Dopo aver studiato Legge e Filosofia alla Sorbona di Parigi, studi che non ha concluso ma si è poi laureato in Filosofia nel 1931, Claude Lévi-Strauss ha scoperto le scienze umane, in particolare sociologia ed etnologia. Decisivi sono stati i suoi incontri con Paul Rivet e con Marcel Mauss, del quale fu allievo da cui apprende come spiegare ed analizzare i popoli primitivi.
Padre dell’antropologia strutturale, di cui viene considerato il massimo teorico, ha passato l’esistenza cercando di fare capire come tutti gli aspetti culturali di una società siano riconducibili a strutture fondamentali e come la cultura non possa essere solo la produzione artistica di un popolo ma anche il complesso delle peculiarità del popolo stesso. Una delle sue citazioni più rappresentative conferma che “nulla, allo stato attuale della ricerca, permette di affermare la superiorità o l’inferiorità di una razza rispetto all’altra”.