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E’ morto Lucio Dalla, il cantautore è stato colpito da infarto

di salutiamoli 1 marzo 2012

Se ne è andato un mostro sacro della musica italiana. E’ morto il cantautore bolognese Lucio Dalla, colpito da infarto mentre si trovava in tour a Montreux, in Svizzera. La tournée era cominciata a Lucerna il 27 febbraio ed era proseguita la sera successiva a Zurigo. Dopo la tappa di Montreux, Dalla avrebbe dovuto suonare a Basilea.  Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni.  Questa data, il 4 marzo 1943, rimarrà impressa per sempre nei cuori dei fan di Dalla, perché è anche il titolo di uno dei suoi più grandi classici, noto anche come Gesù Bambino.

Formatosi nelle orchestrine jazz degli anni ’60, Lucio Dalla è diventato nel decennio successivo uno dei cantautori italiani più importanti ed amati. I testi delle sue canzoni hanno sempre spaziato da una dimensione sociale e politica ad una più intimista. Ha iniziato ad esibirsi in pubblico nella sua Bologna già giovanissimo, prima suonando il suo clarinetto poi trasformandosi nel cantante buffo ed intenso che tutti abbiamo imparato ad amare. Ma all’inizio erano in pochi quelli che riuscivano a cogliere la genialità e l’ironia di questo giovane cantautore emiliano. Al cantagiro del 1965 furono più i pomodori sul palco che gli applausi. Da sempre Dalla è stata etichettato come un provocatore che se ne infischiava del giudizio altrui. Vestito male e trasandato, con quell’aria da uomo di provincia gretto e scontroso, Lucio Dalla impiega diversi anni per trovare la sua vera dimensione e raccogliere il plauso del pubblico. Un pubblico che quando imparerà ad amarlo non si stancherà mai di lui, neanche nei periodi più bui.

I primi successi arrivano negli anni ’70. Gianni Morandi incide Occhi di ragazza scritto da Dalla, che scalerà le classifiche italiane. Con la partecipazione al Festival di Sanremo del 1971 con il brano 4/3/1943, Lucio Dalla arriva alla ribalta del grande pubblico. Anche la polemica nata sul titolo del brano – poi cambiato con la sua data di nascita – considerato irrispettoso, contribuisce a creare interesse e curiosità intorno a questo cantautore bruttino (che preferiva orribili parrucchini al trapianto di capelli), anche se estremamente intenso. In quell’anno uscì anche l’album Storie di casa mia che conteneva canzoni come “La casa in riva al mare”, “Per due innamorati” e “Il gigante e la bambina” (scritta per Ron e da lui portata al successo) e  “Itaca”.
Dopo questo album inizia la collaborazione controcorrente con il poeta bolognese Roberto Roversi, intellettuale marxista e fondatore, insieme a Pasolini e Fortini, della rivista letteraria “Officina” che porterà alla produzione di tre album definiti fondamentali per la canzone d’autore italiana dalla critica: Il giorno aveva cinque teste (1973), Anidride solforosa (1975) e Automobili (1976) che finisce nella rete della censura perché troppo politicizzato. Questo ultimo album viene premiato ugualmente dalle vendite grazie anche al brano Nuvolari in esso contenuto. A questo disco collaborarono anche quattro musicisti che anni dopo diedero vita agli Stadio: Giovanni Pezzoli, Marco Nanni, Ricky Portera e Gaetano Curreri.

Nel 1975 inizia la collaborazione anche con Francesco De Gregori. Scrissero insieme la musica per Pablo, che De Gregori inserì in Rimmel, e per Giovane esploratore Tobia, inclusa l’anno dopo in “Bufalo Bill”.

L’esordio di Dalla come paroliere ed unico autore e compositore dei suoi brani è del 1977 con Come è profondo il mare. In questo album Dalla si rivela un autore fantasioso, mescolando i sentimenti all’idealismo politico. Questo album è seguito da un disco ancora più famoso nel 1979, “Lucio Dalla” (con Stella di mare , Anna e Marco, L’ultima luna, L’anno che verrà), che raggiunge il milione di copie vendute, bissato nel 1980 da Dalla (Futura, Cara, Balla balla ballerino). Al culmine della popolarità, Dalla parte insieme a Francesco De Gregori per il tour-evento di Banana Republic (1979), dal quale saranno tratti l’omonimo doppio live e un film. Il tour verrà riproposto nel 2010 raccogliendo ancora un incredibile consenso e segnando il tutto esaurito prima al Vox Club di Nonantola poi a Milano e a Roma.

Gli anni ’80 segnano il lento ma inesorabile declino di Dalla. Prima, però, c’è spazio per l’interessante lavoro  Q-Disc  del 1981. A seguire 1983 (1983), Viaggi organizzati (1984), Bugie (1985), DallAmeriCaruso (1986) con l’indimenticabile Caruso, Dalla/Morandi (1988) con inediti scritti da Mogol, Mario Lavezzi, Battiato, Stadio e Ron e lunghissimo tour anche all’estero, In Europa (1988), Cambio (1990), Amen (1992), Henna (1993), Canzoni (1996) trainato da un singolo di grossa presa popolare come Canzone, Ciao (1999), Luna Matana (2001), Il contrario di me (2007) e Angoli nel cielo (2009).

L’ultimo suo passaggio televisivo è stato all’ultimo festival di Sanremo, dove ha assunto la direzione dell’orchestra durante il brano di Davide Carone, Nanì, di cui era anche l’autore.

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2 risposte a “E’ morto Lucio Dalla, il cantautore è stato colpito da infarto”

  1. Giovanni ha detto:

    Tanti anni fa, più o meno nel 1988, ci siamo trovati vicini di tavolo in un ristorante di Milano.
    Ci siamo un po’ preoccupati perché aveva grattato così tanto tartufo che avrebbero potuto chiedere un sovrapprezzo anche a noi.

  2. ANDREA ha detto:

    SEI STATO UN GRANDE. CIAO LUCIO