Mike Bongiorno è morto d’infarto a Montecarlo
Mike Bongiorno se n’è andato oggi a 85 anni, colpito da un’infarto, nella sua casa di Montecarlo. Era nato nel 1924 negli Stati Uniti, ma ancora bambino era venuto in Italia, paese d’origine dei genitori.
Ha avuto una vita piena ed avventurosa e non molto tempo fa aveva deciso di raccontarla pubblicando la sua autobiografia. (Autobiografia di Mike Bongiorno)
Dagli Stati Uniti al ritorno in Italia, gli studi a Torino, l’esperienza partigiana e quella del campo di concentramento (Mauthausen) fino al successo televisivo.
E’ stato Mike Bongiorno ad inaugurare il primo giorno di trasmissioni televisive in Italia, nel gennaio del 1954.
Da allora ha inanellato un successo dopo l’altro, come autore e conduttore di numerose trasmissioni che hanno accompagnato gli italiani negli anni del dopoguerra e del boom economico, fino ad oggi.
“Lascia o Raddoppia?“, “Rischiatutto“, “Scomettiamo“, “Flash“, “La ruota della Fortuna“, “Genius” sono solo alcuni dei programmi televisivi con i quali Mike ha accompagnato gli italiani per oltre 55 anni.
Il grande successo gli era arrivato dalla la RAI, ma Mike Bongiorno è stato il primo volto celebre a passare alla TV privata di Silvio Berlusconi, portandogli in dote la sua notorietà e la sua esperienza americana di marketing e tv commerciali. Nel 1990 divenne vicepresidente di Canale 5.
Mike Bongiorno è entrato nelle case di tutti gli italiani, con le sue trasmissioni, con le sue gaffe, con la sua “Allegria!”. Negli ultimi anni, in seguito ad una fortunata imitazione di Fiorello con il quale ha inseguito recitato in famossissimi spot pubblicitari ha avuto una nuova ondata di popolarità anche tra i giovannissimi.
Sempre attivo, in seguito alla “cacciata da mediaset” stava per debuttare su Sky, con una riedizione della sua trasmissione Rischiatutto, che si sarebbe chiamata RiSKYtutto.
Personalità non indifferente, è stato spesso protagonista di litigate televisive. Ad esempio con Sgarbi durante Telemike o con gli spettatori in studio colpevoli di aver suggerito ai concorrenti.
Le sue trasmissioni, anche se registrate, non venivano quasi mai tagliate e avevano sempre il sapore della diretta facendo diventare leggendarie le sue numerose gaffe (come non ricordare la signora Longari?)
Umberto Eco si è occupato di analizzare il successo mediatico di Mike Bongiorno, in uno dei suo racconti più celebri e divertenti del “Diario Minimo”: fenomenologia di Mike Bongiorno.
Forse non ci rendiamo ancora conto di quanto Mike Bongiorno sia stata una presenza amica che ha accompagnato gli italiani dal regime di Mussolini a quello di Berlusconi. Il suo essere televisivo ci aveva indotto a credere che fosse immortale, ma nei prossimi giorni, nei nostri tinelli un po’ più vuoti senza di lui, sentiremo intensamente la sua mancanza.
Mike eri il migliore.
Non c’erano le veline allora ma da bambina sognavo di fare la valletta di Rischiatutto. Un bacio.
ci mancherai!
E adesso che cacchio ci faccio con riskaytutto?
Fuck you Mike.
addio mike sei il migliore
ero piccola, e la sera riuniti attorno al tavolo per la cena, ascoltavamo la tua trasmissione di quiz trasmessa in radio……come eravamo uniti!!!! addio mike
MIKE SEI STATO UNA COLONNA DELLA TV ITALIANA.
CON AFFETTO medy
è vergognioso ciò che questi sciacalli hanno osato fare ,
offendono il suo onore è la sua memoroa dio li punirà serveramete per il reato che hanno comesso loro non capiscono quanto stanno sbagliando